Del tè lunare

Per eccellenza il tè bianco, dal più semplice White Peony (Pai Mu Dan) al più raffinato Yin Zhen non solo perché se ne può associare il colore, ma è adatto anche per le questioni meditative e perché governa i pensieri eterei e emotivi della notte.
Vi siete mai accorti che di giorno e di notte sullo stesso argomento portemmo dare risposte diverse o usare parole completamente differenti?
Anche certi tè gialli sono adatti a questi stati eterei preluce del giorno, cioè che lavorano sui sogni, veglia e gli stati emozionali della coscienza.
Con questo non sto dicendo che bisogna bere certi tè di notte, soprattutto perché certe componenti sono antagoniste del sonno profondo: anzi, al contrario, nel vivere la vita magari ci dimentichiamo di mettere quei pensieri eterei, emotivi, (e sì passatemi la classificazione) femminili, anche di giorno quando qualcosa ci colpisce molto, da rimanere sbigottiti o pietrificati…
Nell’infanzia abbiamo più spesso l’abitudine a questa sensibilità, fantasia che tende ad atrofizzarsi con l’efficienza pretesa dalla famiglia e/o dal lavoro… poi queste repressioni possono trovare sfogo in modi non convenzionali (esaurimento, malattie autoimmuni, modalità comportamentali, questioni psicologiche, etc)

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